Shanin Blake, influencer con oltre 1 milione di follower sui social, ha recentemente rilasciato un’intervista dopo essersi autodefinita “l’ultimo boss del Burning Man“.
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Burning Man è il nome del festival alternativo che si svolge ogni anno a Baker Beach, San Francisco, dal 1986. Lì, i partecipanti vivono per una settimana in una sorta di città, che include persino pronto soccorso e chiesa. Le persone campeggiano sul posto durante il periodo e sono responsabili di portare tutto ciò che consumano, inclusa l’acqua.
Blake, 30 anni, ha conquistato una legione di fan con la sua musica alternativa, che lei definisce ‘musica di affermazione’, parlando delle sue esperienze con l’ayahuasca e teorie del complotto. Recentemente, si è autodefinita “l’ultimo capo del Burning Man”.
Tuttavia, riceve anche critiche da utenti che la accusano di appropriarsi delle tradizioni indigene. Le critiche sono aumentate dopo il lancio della canzone “Peru Song”, in cui racconta delle sue esperienze con sciamani nelle montagne peruviane.
Nella canzone, racconta anche di come ha imparato molte cose dagli ‘extraterrestri’ e di come gli esseri umani usassero le piramidi per ‘viaggiare nel tempo’. A Rolling Stone, ha parlato dei retroscena della sua vita, che lei definisce ‘complicata’, e ha aggiunto che l’ayahuasca è stata l’unica cosa che l’ha aiutata a far fronte a una grave infezione renale.
“È letteralmente un’annotazione di un’esperienza che ho avuto quando ho preso ayahuasca e San Pedro in Perù con gli sciamani”, ha spiegato, aggiungendo di soffrire di ‘traumi’ per essere rimasta incinta a 17 anni e avere un rapporto difficile con suo padre.
Foto e video: Instagram @shaninblake. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.
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